Una esperienza affascinante che aiuta le persone ed i gruppi ad evolvere è il Dialogo di Bohm, sviluppato dal Fisico quantistico David Bohm a partire dal 1983.
Bohm credeva che i grandi problemi dell’umanità fossero dovuti alla frammentazione del pensiero (inteso come insieme di pensieri, emozioni, sentimenti, convinzioni, valori, desideri) a livello collettivo. Il mondo in cui viviamo è costruito sulla base del pensiero collettivo e se a quel livello esiste una frammentazione, questo porta a costruire sistemi sociali, economici, politici frammentati, che contengono contraddizioni inconciliabili e generano conflitti.
Il Dialogo di Bohm è un metodo per superare la frammentazione osservando il processo del pensiero individuale e collettivo all’interno di un gruppo di persone . L’osservazione permette ai partecipanti di diventare più consapevoli dei propri processi mentali, di metterli in discussione e di costruire dei significati condivisi insieme agli altri componenti del gruppo.
Secondo Bohm il dialogo si differenzia dalla discussione o dal dibattito che si basano sul confronto di diverse posizioni per decidere chi abbia ragione o quale sia quella migliore. Il dialogo è invece un flusso di significato che scorre intorno e tra i partecipanti portando alla creazione di nuovi significati emergenti dall’interazione di idee, emozioni, valori e convinzioni diverse.
I principi base del Dialogo di Bohm sono:
- intenzione di scoprire i processi di pensiero individuali e collettivi
- ascolto per comprendere
- sospensione del giudizio
- non c’è una decisione da prendere
- non c’è un’agenda prefissata
- autenticità nell’espressione
Per approfondire l’argomento:
– http://www.david-bohm.net/dialogue/dialogue_proposal.html (sito in inglese)
– http://en.wikipedia.org/wiki/Bohm_Dialogue (wikipedia in inglese)
– http://www.edizioniets.it/scheda.asp?N=9788846738660 (libro in italiano)
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